6 marzo 2017

La vera Holly Golightly: Doris Lilly

Scoprire che un personaggio letterario o cinematografico che amiamo, di quelli universali ed efficaci, ha un corrispettivo "reale" è sempre uno shock, positivo talvolta ma più spesso negativo.
Non è stato il caso della meravigliosa protagonista di "Breakfast at Tiffany's" di Truman Capote, il libro ma poi anche il film di conseguenza.
Purtroppo non ho trovato alcuna notizia al riguardo in italiano, quindi ho deciso di condividere questa curiosità su questo mio blog - che sto trascurando, lo so, ma mi sono ripromessa di non farmi promesse né sentirmi in colpa...solo scrivere quando mi va!

Scoppiettante, imprevedibile, affascinante e glamorous...parliamo di Holly Golightly, interpretata al cinema dall'ineguagliabile Audrey Hepburn, nel cuore di migliaia di donne di almeno tre generazioni.
Ebbene ho scoperto che il suo creatore, Truman Capote, aveva qualcuno in particolare in mente nell'ideare sapientemente questo personaggio. 
La musa in questione era qualcuno che Capote conosceva bene, ovvero la giornalista di cronaca mondana e scrittrice Doris Lilly (1926-1991). Autrice di "Come sposare un milionario", che poi diventerà un film cult con Marilyn Monroe e Lauren Bacall, fidanzata di Ronald Reagan ancora attore, giornalista per il New York Post e Cosmopolitan, Doris sarebbe oggi considerata una It-Girl di successo; Un "personaggio pubblico" glamorous prima che ci fossero le blogger, una ragazza californiana con un bel visino ed un cervello vivace che riuscì a sfondare nel retro bottega dello show business hollywoodiano degli anni '50. 
Come giornalista aveva ovviamente accesso a tutti gli ambienti "importanti" e "di moda", dove si poteva incontrare la gente che conta...come Capote, che appunto la conobbe ad uno di questi eventi e che poi si ispirò a lei per creare la festaiola Holly, superficiale ma con anche un'interiorità significativa.
Come scrittrice precorse i moderni romanzetti rosa "per un pubblico solo femminile", le varie Kinsella che oggi inondano il mercato letterario, avendo tuttavia un occhio perspicace nell'osservare la società in cui era immersa quotidianamente e una capacità di trasmissione originale nei confronti del pubblico che le "successore" spesso mancano. Doris Lilly infatti, sia nei suoi racconti-romanzi che nelle sue rubriche sui vari giornali dell'epoca, raccontavano infatti alla gente comune la vita di milionari e soubrettes, attori e ballerine di night clubs, descrivendo così quel mondo inarrivabile da una posizione privilegiata ed essendone inevitabilmente contagiata. Molte sue citazioni hanno lo stesso sapore ingenuamente snob del copione di Holly Golightly. Scambiando le frasi delle due, difficilmente sarebbe possibile individuarne la "proprietaria". 


Una piccola curiosità che però trovo interessante, soprattutto se analizzate differenze e somiglianze con il personaggio da lei ispirato, perché esplicativo del processo creativo seguito da T. Capote. 





1 commento:

Ho cominciato a pesare le mie parole e frasi più che in passato, e sono alla ricerca di un sentimento, un'illustrazione o una metafora in ogni angolo della stanza. Se le mie idee potessero scorrere tanto rapidamente quanto la pioggia sarebbe incantevole.
- Jane Austen -