13 gennaio 2017

Gosford Park: upstairs and downstairs prima di Downton Abbey [ITA]

Forse molti di noi che hanno seguito e amato la serie televisiva "Downton Abbey"  non sanno che i suoi creatori si sono ispirati ad un grande film del 2001: Gosford Park.
Il famoso "narratore" di Hollywood Robert Altman ricrea in questa sua raffinata pellicola, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, l'atmosfera che aleggiava sulla contraddittoria e diseguale società inglese degli anni '30. Egli ci fa strada in questo mondo fra lusso, relazioni sbagliate, matrimoni infelici contratti per comodo, inflessibili piramidi sociali e intrighi o misteri familiari, sorretto da un cast eccezionale.


Nella bellissima tenuta di campagna di Sir William McCordle e della moglie Lady Sylvia si riunisce per il weekend un'eclettica compagnia mista di amici e parenti, tutti più o meno nobili. Un famosissimo attore di Hollywood ( anzi due...), un produttore cinematografico, una non più giovane contessa, un eroe reduce della Prima Guerra Mondiale con la moglie, Upstairs, fanno trottare e sconvolgono il sereno tran-tran della popolazione Downstairs. Tutta la servitù, infatti, si mette all'opera per mettere a proprio agio gli ospiti, nonché i loro valletti personali che si inseriscono, loro malgrado, nella rigida gerarchia della seconda famiglia di casa.

In questo film si riesce a sentire il profumo di cambiamento che doveva certamente esserci alla fine della Guerra negli ambienti aristocratici, nel quale erano costretti a convivere i membri di due generazioni che non avrebbero potuto essere più diverse. Da una parte la vecchia nobiltà, rappresentata dalla contessa Lady Trentham, che non vuole abituarsi alle innovazioni che le presenta questo mondo in evoluzione e che cerca disperatamente di rimanere attaccata, agganciata ai propri privilegi ma soprattutto alla propria mentalità. Scena emblematica è una delle prime quando, dal retro della carrozza, Lady Trentham fa fermare l'autista per chiedere aiuto alla sua giovane cameriera personale: "Aiutami...è complicato questo oggetto, non riesco a farlo funzionare " le dice, parlando di un thermos!!! Dall'altra parte la nuova generazione, che ha vissuto attivamente la Guerra e che si rende conto, pur rimanendo aristocratica, di quanto i tempi siano inevitabilmente cambiati: la servitù resta arredamento della casa ( ancora è presto...) ma ci si rende conto che un attore non è da disprezzare più di un nobile solo perchè "lavora".

E' bello anche il gioco sapiente che Robert Altman fa nel film dei tempi: quanto la camera si trova Upstairs, infatti, i tempi sono allungati e le azioni rallentate per rendere al meglio l'ozio e l'inattività quasi totale che regnava nel mondo dei Padroni, almeno in contrapposizione a quello della loro servitù; spostandosi Downstairs, invece, la camera si muove velocemente, i personaggi agiscono tutti contemporaneamente e con movimenti molto rapidi, così da trasmettere l'agitazione e la fretta che rapiva giorno dopo giorno gli abitanti del piano di sotto. Cenavano in 20 minuti o fra una portata e l'altra!
E' ben rappresentato anche il sostanziale disprezzo che la servitù provava per i propri padroni, mascherata tuttavia dietro una patina di obbedienza e sottomissione che era loro imposta dalla professione e dal gradino sociale di appartenenza. Praticamente tutto il tempo libero a loro disposizione assolti i loro doveri era dedicato alla critica dei ricconi che camminavano sulle loro teste. E proprio sulla descrizione della vita al piano di sotto questo film è efficace e chiarificativo - come lo sarà poi il successivo Downton Abbey. Ho imparato, ad esempio, che in alcune case ( a discrezione del maggiordomo e della governante ) per praticità si appellava il valletto dell'ospite Mr X con il cognome del proprio padrone, quindi nelle occasioni informali - quando non erano presenti i padroni, gli ospiti o comunque altri che non fossero membri della servitù di casa - il valletto veniva chiamato Mr X. Questo per non fare confusione, e non c'è da stupirsene visto che la famiglia poteva accogliere insieme MOLTI ospiti e che ogni ospite aveva almeno al proprio seguito un valletto/una cameriera personale.
E' interessante anche notare come la coesione fra la servitù di casa e quella personale degli ospiti costituisse un problema abbastanza rilevante: i secondi intralciavano il lavoro ai primi, era necessario spiegare loro tutte le consuetudini della casa ed il metodo che si seguiva nella distribuzione delle mansioni e quant'altro. Era forse più complessa e rigida la gerarchia all'interno della servitù piuttosto che all'interno dell'aristocrazia.
Consigliatissimo, insomma, a chi ha apprezzato Downton Abbey in particolare ma, più in generale, a tutti coloro che hanno voglia di farsi trascinare nell'atmosfera british di una tenuta anni 30 ed imparare qualcosa di costruttivo e interessante riguardo a quel mondo ristretto, nello spazio e nel tempo


Irene Francis.

10 commenti:

  1. In Downton Abbey (che ho seguito e continuerò a seguire perchè comunque rappresenta un genere che amo) i richiami a Gosford Park sono molto evidenti, ma secondo me non c'è paragone! Il film è decisamente più raffinato, per non parlare poi delle interpretazioni degli attori che secondo me in Downton Abbey lasciano un po' a desiderare.

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  2. Sono assolutamente d'accordo con Silvia.
    Anche io ho seguito Downton, ma forse per la mancanza della parte thriller e della suspense ho preferito di gran lunga Gosford Park, inoltre credo che sia un'opera magistrale e con un sacco di attori che adoro, specialmente Maggie Smith ed Helen Mirren, due donne veramente straordinarie!
    Sono felice che tu abbia scritto una recensione al riguardo, grazie =)

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  3. Oddio ma questo blog è splendido e per un'amante dei period dramas e film in costume come me è una bibbia!!! Vi linko subito sul mio blog!!! Ora mi spulcio tutto come si deve :P

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  4. L'ho visto a scuola! Comunque complimentissimi per il blog! Siete riuscite ad incantare una 13enne con la passione di Jane
    Complimenti!!!

    Giuly

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  5. Mi è piaciuto molto il film, non avevo realizzato fosse di Altman: è sempre un gran maestro. Mi è piaciuto anche il post, particolarmente per quanto riguarda la critica "cinematografica": interessante il particolare della diversa velocità delle riprese tra upstairs e downstairs!

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  6. Santi Numi!!!!!!! Me lo sono perso............. devo rimediare!!!!!

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  7. Ma che meraviglia! Cercherò in lungo e in largo questo film per poterlo vedere...
    Post meraviglioso.
    Anna
    Due Passi fra i miei Pensieri

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    1. Grazie mille Anna, sono contenta che il post sia stato utile al suo scopo ed abbia stimolato interesse verso il film e voglia di vederlo. Passa a trovarci quando vuoi :)

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  8. Che bel blog! Complimenti!

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Ho cominciato a pesare le mie parole e frasi più che in passato, e sono alla ricerca di un sentimento, un'illustrazione o una metafora in ogni angolo della stanza. Se le mie idee potessero scorrere tanto rapidamente quanto la pioggia sarebbe incantevole.
- Jane Austen -