27 gennaio 2017

THE HAND OF THE POET: il percorso anziche' la destinazione [ITA]

Mi e' capitato tra le mani un libro di qualche anno fa' (1997...le nuovissime generazioni lo considererebbero forse vecchio addirittura!) voluto dalla New York Public Library e curato da Rodney Phillips: “The Hand of The Poet” (La Mano del Poeta). Questo volume di ben 358 e' praticamente una raccolta di manoscritti di quelli che dovrebbero essere i piu' importanti poeti di tutti i tempi, ognuno accompagnato da un saggio di analisi che cerca di individuarne il processo mentale, che ricostruisce il percorso scrittorio dall'idea al prodotto finale in base alle caratteristiche rilevate da ogni pagina mano/dattiloscritta: calligrafia, spaziatura, correzioni, disegni e tutte le altre scelte operate da ogni autore in ambito non di contenuto ma di forma.
Confesso di non aver letto pedissequamente e ordinatamente ognuna delle pagine, a dire il vero neanche ognuna delle schede piu' in generale, tuttavia dando una scorsa al libro sono saltate all'occhio alcune cose. La prima osservazione riguarda la scelta dei poeti che si sono voluti 'analizzare': evidente e fortemente influente e' di sicuro l'americanita' non solo dell'ente sponsorizzante ma anche dell'autore/curatore stesso, che ha prodotto una lista molto diversa da cio' che un curatore non dico italiano ma anche solo europeo avrebbe messo insieme. Limitandosi a considerare la produzione in lingua originale inglese, hanno escluso una vasta quantita' di autori di elevato ed elevatissimo calibro. Trattandosi tuttavia della collezione Berg e della New York Public Library, la scelta era forse obbligata, o quanto meno comprensibile. E' pero' facile notare anche,sempre nell'ambito della scelta degli autori, che la cosiddetta “black poetry” e' molto mal rappresentata, una minoranza quasi ridicola che sembra aggiunta per evitare critiche o accuse di razzismo, piu' che per effettivo apprezzamento. Potrei sempre sbagliarmi....forse.
Il secondo aspetto trasmesso dal libro e' che, soprattutto quando si tratta di arte, il percorso intrapreso dall'arista/autore che si conclude poi nel risultato – l'opera – e' importante e significativo tanto quanto il risultato stesso. Concetto interessante, solitamente ignorato dalla maggioranza del “pubblico” non-professionista che si concentra solo sull'opera e spesso superficialmente anche su quella. E' oltretutto interessante riconoscere che le caratteristiche personali ed artistiche di ogni individuo analizzato nel libro si riflettono e traspaiono dai suoi manoscritti, dicendo molto non solo sul funzionamento del processo mentale di creazione ed elaborazione dell'idea ma anche sulle scelte artistiche che ne conseguono, valido strumento per comprendere diversamente, se non meglio, il prodotto finale.
Cercando sul web non sono riuscita a trovare una traduzione italiana del libro ed il linguaggio usato e' necessariamente complesso e difficile da comprendere per chi non abbia una buona conoscenza della lingua inglese. Ne e' possibile l'acquisto nella maggioranza delle librerie online in lingua inglese per una modica somma, se siete interessati all'argomento vale sicuramente la pena una lettura, piu' o meno approfondita.

Irene Francis

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Ho cominciato a pesare le mie parole e frasi più che in passato, e sono alla ricerca di un sentimento, un'illustrazione o una metafora in ogni angolo della stanza. Se le mie idee potessero scorrere tanto rapidamente quanto la pioggia sarebbe incantevole.
- Jane Austen -