Trovo buffo che in un'era globalizzata come questa, in cui con un click si puo' visitare e conoscere ogni parte del mondo, molti - anche tra i giovani - decidono , scientemente o no, di limitare i propri orizzonti, alimentandosi solo ad un piccolo angolino della cultura. E' riduttivo e significa privarsi della ricchezza di scoprire mentalita' diverse, modi diversi di esprimere e di intendere le emozioni e le vicende della vita, storiche o quotidiane.
Per questo ho come puntiglio personale, che vorrei fosse piu' estesamente condiviso, di non giudicare mai a priori un'opera d'arte (nel senso ampio di frutto dell'arte e dell'ingegno umano, non necessariamente di capolavoro, e nella qual categoria io includo non solo dipinti ma anche libri e film, in quanto espressioni studiate ed artistiche di emozioni e concetti, banali e non) in base alla provenienza, o agli stereotipi che questa talvolta suggerisce.
Nel caso di oggi, serie televisiva spagnola solitamente si traduce nella mente di tutti in 'telenovela mielosa, infinita e priva di guizzo artistico...solitamente buona solo come intrattenimento pomeridiano per casalinghe di mezz'eta'. Purtroppo questa e' la realta' di quanto siamo influenzabili dal pregiudizio, dal sentito dire o dalla tendenza di fare, come si dice, di tutta l'erba un fascio.
"El Tiempo entre Costuras" e' stata per me una scoperta piacevole e certamente difforme da eventuali aspettative pregiudizievoli. Questa serie tv di produzione spagnola, ambientata pero' per buona parte in Marocco, racconta le vicende di una giovane sarta capace, appassionata e ingenua come tante donne in giovane eta', che e' costretta dalle svolte della vita a ricostruire la propria strada nell'Africa dominata dalla Spagna imperialista e franchista degli anni Trenta. Attraverso gli occhi di Sara Quiroga scopriamo i meccanismi di una societa' eterogenea in cui fascisti e ribelli spagnoli, nazisti tedeschi, ricchi inglesi e musulmani marocchini erano costretti a muoversi negli stessi spazi, interagire, fare affari - legali e non - e amalgamarsi quel tanto necessario alla comune convivenza, senza tuttavia dimenticare mai le diverse fazioni o mondi di appartenenza.
Questa serie, malamente tradotta in italiano "Il tempo del coraggio e dell'amore" a enfatizzare l'aspetto romantico e romanzesco della trama che, pur essendo importante, non era stato originariamente scelto come protagonista - tanto e' vero che in spagnolo, il titolo significa letteralmente " il tempo tra le cuciture" a mettere in evidenza la principale caratteristica della protagonista come sarta provetta - inizia a Madrid nel 1936, poco prima dell'Alzamiento di Franco che porto' alla guerra civile spagnola. Seguendo fedelmente le vicende narrate nel romanzo omonimo su cui si basa di Maria Duenas - omonimo in spagnolo, non in italiano in cui e' stato invece tradotto curiosamente "La notte ha cambiato rumore", strani fatti accadono nelle case editrici nostrane - troviamo Sira, ventenne, che alla vita modesta e tranquilla che conduce dividendosi tra il lavoro come sarta insieme alla madre e i preparativi per il matrimonio col fidanzato - gentile, dolce e innamorato ma volutamente un po' scialbo - sceglie di lasciarsi andare all'avventura, unendosi ad un affascinante venditore di macchine da scrivere, ambizioso e con il pallino per lo stile di vita ricco ed elegante. Inseguendo un sogno imprenditoriale condiviso, ma anche alla ricerca della bella vita, partono insieme per Tangeri, vivendo per qualche mese solo di divertimenti e piaceri. Tutto si infrange quando Sira si ritrova derubata dei soldi - donategli dal padre -, con un debito enorme sulle spalle, un bimbo in grembo e abbandonata dal prezioso innamorato.
Vari accadimenti si susseguono poi, virando la storia dalla parte prevalentemente romantica e raccontandoci invece le difficolta' che una donna non sposata e sola aveva a quel tempo. Sira si ritrova ospite in una pensione a Tetouan, allora capitale del protettorato spagnolo in Marocco, dove si riprende fisicamente ed emotivamente grazie all'aiuto di un'improbabile e divertente accozzaglia di personaggi ben delineati, alcuni esaurientemente e altri solo con poche pennellate sapienti, riuniti nell'intimo microcosmo di una pensione afittacamere. In particolare spiccano tra gli altri Candelaria, padrona della struttura che diventa per lei una seconda figura materna, e la giovane ragazza marocchina Jamila, musulmana che parla spagnolo e che funge da 'serva' per Candelaria in cambio di vitto e alloggio. Fra le tre donne nasce un legame particolare, grazie al quale - ma non solo - Sira si trovera' in grado di aprire il proprio atelier di sartoria, divenendo la sarta piu' abile del protettorato. Proprio attraverso il via vai di quelle stanze, a noi spettatori si apre una veduta sugli intrighi politici e sociali che animavano l'alta societa' coloniale, impariamo i giochi leciti e illeciti che sostenevano la pesante trama di un periodo complesso come quello della guerra civile spagnola e le connessioni inevitabili con le vicende degli altri paesi europei. Grazie alla sua bravura, attraverso l'Atelier si dipana davanti a Sira una nuova strada, eccitante e pericolosa, che le fara' cambiare nome in Arish Agoriuq, " diventando protagonista di incredibili avventure e intrighi internazionali che la fanno viaggiare in giro per il mondo". [Wikipedia]
Non e' solo passioni travolgenti e stucchevoli scene d'amore, quindi. " El tiempo entre costuras" parla della condizione femminile dell'epoca, descrive efficacemente gli aspetti socio-politici del tempo, pur non volendo concentrarvisi, e garantisce un'attendibilita' storica accettabile per una serie che vuol essere solo fiction drammatica ad ambientazione storica, e non documentario realistico; gli accenni storici sono accurati, dunque, e gli aspetti di contorno come ad esempio i costumi - importanti in questo caso, visto che abbiamo una sarta come protagonista - ma le vicende storiche che non incrociano direttamente il cammino del personaggio principale sono solo accennati con poche linee, cosi da evitare il rischio di non essere puntuali.
Dal punto di vista prettamente espressivo della storia, vi troviamo esemplificati diversi tipi di relazioni umane, emozioni e sentimenti che sono processati ed esternati in modalita' forse diverse da cio' cui siamo abituati oggi ma che credo si accordano giustamente con il periodo storico in cui si e' voluta ambientare la storia stessa. In molte opere, che siano serie televisive film o libri, l'ambientazione storica viene usata per attirare il pubblico, relegata a dare un 'odore esotico' alla trama e che finisce per diventare pretesto, tanto che prendendo la storia e spostandola pari pari di qualche secolo o continente vi si adatterebbe tranquillamente senza neanche doverla aggiustare troppo. E' vero che nella storia dell'espressione, scritta e cinematografica, le 'storie' ed i personaggi si ripetono inevitabilmente, con variazioni piu' o meno rilevanti, perche' le combinazioni non sono infinite e certi elementi sono necessari a rendere la storia interessante e significativa. Pero' credo anche che la bravura di un autore, che per me e' fondamentalmente un racconta storie, sta nel intersecare radicalmente gli elementi centrali a quelli di contorno, la trama in se' stessa con l'ambientazione, per renderli inscindibili e quindi creare qualcosa di originale, che sara' necessariamente diverso da un'altra opera seppur similare da un lato o dall'altro.
Sono grata anche alla personale passione per le lingue straniere che mi ha sempre accompagnata, permettendomi in questo caso di guardare la serie in lingua originale e quindi assaporare l'esperienza nella sua pienezza. E' uno degli aspetti positivi di fenomeni moderni come Netflix, che ci permettono di avere accesso ad un vasto spettro di contenuti, di scegliere tra la comodita' della propria lingua o l'emozione della lingua originale, il tutto a basso costo e quasi nessun incomodo - niente piu' aspettare in fila al cinema, cercare il dvd in lingua originale e aspettare che ti arrivi a casa e cose simili. Per correttezza devo menzionare che la serie e' stata doppiata e trasmessa su Canale 5 nel 2014 passando, almeno per quanto mi riguarda, inosservata purtroppo.
Una serie intrigante, completa di sapori diversi per abbracciare un pubblico ampio: romanticismo, suspense, storicita', dramma, amicizia, guerra...
|
La vita nel protettorato |
|
Sira e Ramiro, fascinoso ma deludente. |
|
Gli affetti veri di Sira |
|
La svolta |
|
Il Marocco spagnolo II |
|
Gli intrecci politici |
|
Una nuova identita' |
|
Il cast completo |